Non sembra possibile, invece è già passato un anno….Ed eccoci di nuovo qui nelle Marche per ripetere ancora una volta la piacevole consuetudine di un raduno in questa piccola ma accogliente logo-2018-x-trasparenza-apsregione, che ogni anno ci stupisce con le sue bellezze e con le sue prelibatezze gastronomiche.
Quest’anno, per rinnovare il piacere che il nostro caro amico Giovanni aveva nel far conoscere la sua terra d’origine, siamo andati a scoprire le colline dell’anconetano.
Ci siamo ritrovati così Venerdì 5 dicembre 2014 a Serra de’ Conti. Come sempre il giorno dell’arrivo è frenetico, gli equipaggi sono arrivati alla spicciolata fino a tardi. Per tutto il tempo, nel piazzale, c’era chi svolgeva attività logistiche di sistemazione e parcheggio, chi, sotto un gazebo nuovo di zecca, quelle ufficiali di iscrizione e chi, come noi dell’organizzazione, quelle di saluto e consegna delle borse preparate con cura nei giorni precedenti con inserito il materiale illustrativo ed alcuni prodotti tipici dei luoghi che avremmo visitato durante il raduno.
Verso sera, approfittando della vicinanza di un ristorantino, molti hanno potuto cominciare ad apprezzare la cucina marchigiana.
Che spettacolo il mattino successivo, al risveglio, vedere il parcheggio tutto pieno. Ci sembrava così grande durante i sopralluoghi ed ora che le nostre ”piccole case” lo avevano occupato era diventato appena sufficiente.
Mamma mia quanti sono…60 equipaggi !!!! Vecchi amici e volti nuovi che ci vengono incontro, ci si saluta, ci si presenta.
E’ sabato e sono lì sul piazzale tutti pronti per cominciare questa ”avventura”.
Un brevissimo tragitto in Scuola Bus porta i gruppi al centro del borgo.
Serra de’ Conti ha mantenuto intatto l’impianto urbanistico medievale, con la sua cinta di mura esterne munita di 10 torrioni e di una monumentale porta fortificata. La guida ci ha accompagnato nella piccola Chiesa di S. Maria Maddalena, un bell’esempio di architettura monastica tardo cinquecentesca, destinata alle suore di clausura del vicino monastero. I reperti di cultura materiale appartenuti al monastero, sono stati raccolti in ambienti di grande suggestione nel Museo delle Arti Monastiche. Abbiamo ammirato utensili per la filatura, tessitura, ricamo, tintura delle stoffe, merletti a tombolo, bellissime bambole in ceroplastica e fiori di seta fatti dalle suore. La nostra visita è proseguita nella Chiesa di S. Michele di impianto romanico. Proseguendo ancora si incontra la scalinata che conduce alla porta della Croce, significativa testimonianza di architettura militare tre-quattrocentesca.
Nel chiostro del palazzo comunale è stato allestito appositamente per noi un piccolo mercatino di prodotti tipici locali, così dopo la visita ognuno di noi ha potuto acquistare qualcosa di speciale. Questo ci permette di ricordare momenti piacevoli, anche dopo il rientro nelle nostre case, con amici e parenti seduti comodamente davanti ad una tavola imbandita.
La visita è terminata con il saluto del Sindaco, particolarmente disponibile e interessato al nostro modo di viaggiare.
Dopo pranzo il primo trasferimento: Ostra.
I parcheggi a noi riservati sotto le mura ci hanno permesso di essere in pochissimo tempo pronti per la seconda visita. Ostra si fregia della bandiera arancione dal 2003.
Conserva ottimamente la sua cinta muraria di origine tardomedievale che racchiude il centro storico con i suoi 1.200m.circa e con i suoi 9 torrioni. Passeggiando per le vie del borgo abbiamo incontrato Palazzo Menchetti, Palazzo Luzi Fedeli, Palazzo Pericoli che ci hanno raccontato storie di una grandezza passata, respirando una tranquillità che forse abbiamo dimenticato nella vita frenetica delle nostre città. Nella piazza dei Martiri dove si affaccia il settecentesco Palazzo comunale, nell’annesso teatro La Vittoria, abbiamo incontrato il giovane Sindaco che ci ha dato il suo inconsueto benvenuto consegnandoci un pensiero scritto per noi. Verso le 17, un meritato momento di riposo al ristorante ”La Cantinella” dove il ”per noi mitico” gelato alla fiamma ha conquistato tutti con la sua bontà, tanto che in molti non hanno disdegnato il bis!! Verso le 18 un breve trasferimento ci ha portato nel piazzale dell’Azienda vinicola Boccafosca dove abbiamo sostato per la notte.
L’Azienda ci ha accolto con grande ospitalità, nelle sale della cantina infatti era stato preparato per noi uno sfizioso ed abbondante aperitivo, accompagnato dal vino nuovo ”S. Martì” rosso e dall’ottimo verdicchio molto apprezzato da tutti.
Quest’anno per il 2° Memorial Giovanni Ongaro abbiamo indetto un concorso fotografico e nei locali della Cantina abbiamo allestito la mostra dei capolavori che i nostri amici ci hanno portato, così tutti hanno potuto ammirare le bellissime foto e fare le valutazioni personali. In serata la commissione, presieduta da Francesca, ha scelto la foto vincente.
Nello spaccio aziendale è stato possibile acquistare una grande varietà di prodotti e, per le festività natalizie ormai prossime, anche bellissime confezioni regalo.
In molti hanno approfittato del ristorante, proprio nello stesso piazzale, per gustare carne argentina alla griglia e altre specialità.
A questo punto tutti a NANNA!!!!
Il primo giorno è passato via….Finalmente seduti in camper, ripassiamo il programma del giorno successivo. Saremo a Jesi, il centro più grande che visiteremo, andremo a vedere palazzi nei quali non possono entrare più di 18 persone per volta. Siamo tanti e abbiamo studiato un’alternanza di visite un po’ complicata….Speriamo che funzioni!!!!!
E’ domenica e le staffette partono come sempre per segnalare il percorso a tutto il gruppo che seguirà.
Arrivati a Jesi, c’è il sole!!
Quante preghiere per avere il sole…è dicembre e non è poi così scontato! Eh sì…Qualcuno lassù ci vuole bene!!!
La cinta fortificata racchiude il nucleo medievale della città di Jesi, di compatta forma trapezoidale, per circa 1,5 km. Di nuovo dividiamo il gruppo, ci incontreremo spesso nel corso di questa giornata intensa, piena di interessanti scoperte.
La guida ci aspetta e ci porterà indietro nel tempo con una passeggiata per il centro storico e intorno alle mura. Visitiamo Palazzo Pianetti della metà del settecento, con 100 finestre sulla lunghissima facciata e sul lato posteriore, da una grande terrazza, abbiamo potuto ammirare un bellissimo giardino all’italiana. All’interno oggi è ospitata la pinacoteca e camminando per le varie stanze ci siamo lasciati affascinare dalle pitture di Lorenzo Lotto e dalle terracotta Robbiane, vasi da farmacia e ceramiche. Siamo rimasti incantati di fronte alla bellezza degli stucchi e dalle decorazioni del lungo corridoio capolavoro del rococò italiano. Poi Palazzo Colocci: antica residenza dei marchesi Colocci. Qui il tempo sembra essersi fermato, la casa è rimasta com’era, dando testimonianza di come fosse la vita di questa importante famiglia. Mobili e suppellettili al loro posto, perfino la tavola apparecchiata come se aspettasse ospiti da un momento all’altro.
E’ mezzogiorno e tutti ci ritroviamo nel Teatro G B Pergolesi del 1790 per il consueto saluto.
E’ ormai ora di pranzo e una piacevole sorpresa ci attende… Gli amici del Camper club Vallesina che hanno la loro sede proprio nel parco vicino al parcheggio, ci hanno preparato un gustoso aperitivo al quale non abbiamo certo rinunciato e dopo chiacchierate, brindisi, scambi di cappellini e gagliardetti, siamo tornati ai camper.
Il pomeriggio è ripresa la visita con la Biblioteca Planettiana nel rinascimentale Palazzo della Signoria, comprendente un patrimonio librario di oltre 15.0000 volumi e due grandi mappamondi antichi.
Interessantissimo anche il Museo Diocesano, ospitato nel Palazzo Ripanti e il Museo per lo Studio per le Arti della Stampa che ha sede nel Palazzo Pianetti vecchio, dove il materiale esposto è tutto di provenienza locale. E’ un museo vivo e funzionante a disposizione di chiunque voglia approfondire le tecniche tipografiche e di stampa d’arte antiche come calcografia, litografia e xilografia. Si è fatto tardi e l’ultima fatica della giornata è lo spostamento verso il ristorante che ci ospiterà nel piazzale antistante per la notte.
Eccoci arrivati…finalmente seduti, dopo una giornata piena e ricca di bellezze non comuni, ai tavoli per la cena. Con un bicchiere di buon vino, la stanchezza svanisce in fretta!!
La cucina marchigiana ci stupisce ancora con i suoi piatti insoliti preparati con maestria e precisione dal proprietario del ristorante ”Nonno Enrico”.
A metà serata c’è stata la premiazione dei vincitori del concorso fotografico con bellissimi premi offerti dagli organizzatori,dall’Azienda Boccafosca e dal Camper Club Italiano.
Da quest’anno il Club ha scelto di non acquistare più targhe e gadget da consegnare nelle varie occasioni, ma di favorire una cooperativa di ragazzi con problemi che producono ceramiche di pregio.
Chi le riceverà avrà quindi il privilegio e il piacere di avere nella propria casa un oggetto personalizzato e unico.
E’ lunedì e ci spostiamo con i camper verso la nostra ultima tappa: Rocca Priora, costruita probabilmente al termine del 1100, per secoli ha rappresentato un’importante presidio militare sulla costa adriatica. Ora è una residenza privata.
Dividiamo per l’ultima volta il gruppo, ma questa volta la motivazione è diversa.
Oggi, per noi che abbiamo conosciuto Giovanni Ongaro, è un giorno particolare e inevitabilmente la memoria corre a lui. Così abbiamo preparato nella Cappellina della Rocca, una piccola celebrazione per il nostro caro compagno di viaggio. Un nostro amico sacerdote, padre Andrea, ci ha raggiunto e dopo bellissime parole che ci hanno fatto riflettere, ci ha dato la sua benedizione.
E’ stato un momento di grande commozione nel quale noi che abbiamo avuto una piccola parte nella vita di Giovanni, in silenzio, abbiamo riscoperto appoggiati in fondo al cuore, ricordi ed emozioni diverse per ognuno di noi, con mille sfaccettature, ma che ci hanno lasciato una traccia di lui. Ciascuno di noi ha acceso la sua piccola luce per illuminare un tratto del cammino che lo porterà alla meta del suo ultimo e più importante viaggio, dove una grande luce lo avvolgerà d’Amore.
Ci siamo ritrovati poi tutti insieme con la guida che ci ha dato le notizie storiche della Rocca.
Sono ormai le 12,30, il nostro lungo raduno sta volgendo al termine e quale modo migliore per salutarci se non quello di ritrovarci tutti insieme a mangiare qualche cosa?
Eccoci allora, ancora una volta seduti e ancora una volta pronti ad apprezzare il cibo che le Marche sanno offrire: vincisgrassi (le nostre lasagne), porchetta, pizza col formaggio, erbe profumate e per finire un gelato speciale preparato col latte fresco prodotto dalla tenuta di Rocca Priora gestita con entusiasmo da Lorenzo, il giovane proprietario che ha scelto di produrre cose di qualità, apprezzate da tutti i commensali.
Sarà presto Natale e abbiamo regalato ad ogni equipaggio una noce dorata da appendere all’albero. Un piccolo pensiero per un grande augurio, così anche il prossimo anno quando lo appenderete vi ricorderete di noi e della nostra regione. Le Marche saranno sempre pronte ad ospitarvi ogni volta che lo vorrete.
Un doveroso GRAZIE a tutte le autorità, alle amministrazioni comunali, alle I.A.T. che ci hanno supportato ma soprattutto sopportato nella realizzazione del nostro progetto. E’ soltanto grazie a persone come queste, lungimiranti e desiderose di far conoscere le loro seppur piccole realtà ma che hanno sempre tanto da raccontare,che ci è possibile scoprire luoghi fuori dai circuiti turistici tradizionali, dandoci l’opportunità di apprezzare la nostra bella Italia.
Un caloroso GRAZIE a tutti voi che siete intervenuti così numerosi a questo nostro raduno. Ci dispiace per non aver potuto accogliere i nostri amici veronesi per difficoltà logistiche. Ci scusiamo se qualcosa non è andata come avrebbe dovuto….Noi ce l’abbiamo messa tutta!!
E’ arrivato il momento dei saluti:
Un abbraccio sincero a tutti,ai vecchi amici e a quelli che lo sono diventati in questi giorni e ARRIVEDERCI al prossimo incontro!